Alba – cartomante sensitiva

Sono la cartomante sensitiva Alba convinta del potere della cartomanzia, del potere che le carte hanno di svelare quello che in un lasso di tempo relativamente lungo è nel destino di ciascuno di noi, in conseguenza alle azioni che compiamo.

Per il servizio di cartomanzia a basso costo, tra tutti i mazzi di carte che ci sono, la mia scelta, dopo tante esperienze fatte, è ricaduta sui Tarocchi, e nello specifico sugli Arcani Maggiori.

Il primo consulto a cui ho assistito, accompagnando mia zia, quando ero ancora molto piccola, da una sua amica cartomante che faceva le carte per passione, è stato fatto con queste Lame.

Mi hanno subito affascinato quelle figure favolistiche, estremamente dettagliate, ricche di particolari e colori e mi sono detta: Alba, perché non provi anche tu a studiarle e leggerle? Arrivata a casa ho chiesto per giorni interi di poterne avere un mazzo, finché i miei, stanchi di essere tormentati, lo hanno fatto. Da quel giorno non me ne sono più staccata.

Ho iniziato a leggere tutto quello che trovavo su quelle carte, sul potere che avevano di svelare, a chi in loro credeva, cose che la mente non arriva a capire, ed è così che…

… sono diventata la cartomante sensitiva Alba!

Trovo che la cartomanzia sia davvero un mezzo divinatorio senza eguali. Io lo so, lo vedo tutti i giorni, ma perché anche voi ne siate convinti bisogna che la cartomante alla quale vi affidate per la lettura delle carte sia davvero preparata.

Personalmente li ho studiati a fondo ed posso dire senza falsa modestia di avere una conoscenza davvero approfondita dei loro significati, a seconda che siano al dritto o al rovescio, con quali altre lame sono abbinati e la posizione che assumono nella stesa. Ma questo da solo non basta, o almeno questo è soltanto il modesto pensiero della presente cartomante sensitiva Alba :-).

C’è bisogno che intervenga anche la nostra sensibilità rapportandoci al massimo al consultante, perché solo con un perfetto equilibrio tra la nostra conoscenza, la sensibilità che possediamo e l’empatia che riusciamo a stabilire con il consultante potremo arrivare a metterlo al corrente di quello che sta vivendo, perché lo sta vivendo e come dovrebbe fare per trarre vantaggio dalla situazione. Soprattutto non dobbiamo mai mentire a chi si rivolge a noi.

Non dobbiamo farci prendere dalla pietà o dal dispiacere di dire cose anche non belle per paura di colpire ancora di più il consultante. La verità innanzi tutto, perché solo da questa, anche se dolorosa, si può partire per iniziare un percorso di rinascita interiore che ci dia maggior stima di noi stessi e che ci guidi verso la soluzione dei nostri dubbi.